Per diventare campioni di MMA bisogna trasformarsi in combattenti completi. Questo vuol dire perfezionare le proprie tecniche fino all’ossessione. Ma allo stesso tempo, vuol dire anche trovare e correggere errori che possono stroncare una carriera sul nascere.
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Ogni combattimento può finire nel giro di qualche secondo. Del resto, è sufficiente individuare una debolezza o mancanza da parte dell’avversario. Quindi, la maggior parte dei combattenti studia e assimila tecniche diverse di lotta e striking. Ma quali sono i migliori stili di combattimento per diventare un campione di MMA?
Un mondo di stili di combattimento diversi
Qualsiasi appassionato di arti marziali può citare almeno cinque stili di combattimento diversi. Ma il panorama degli stili di lotta e striking che puoi usare nel mondo delle MMA è assai più vasto. Pertanto, scegliere lo stile giusto può sembrare un’impresa. In realtà , non è così difficile.
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Considerando tutto quello che accade durante un incontro di MMA, si deve prima evidenziare tre situazioni cardine. In ogni combattimento, tre sono le situazioni in cui ci si può trovare nell’arena:
- in piedi, colpendo l’avversario con calci e pugni
- a stretto contatto, avvinghiati all’avversario o intenti ad atterrarlo
- a terra, lottando per la sottomissione
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Molti combattenti guardano solo a stili di attacco. Ma lo striking, cioè l’uso di calci e pugni per mettere KO il tuo avversario, perde di efficacia una volta a terra. Ne consegue che abbiamo già trovato metà della risposta. In altre parole, tra gli stili di combattimento per diventare campioni di MMA non possono mancare stili di combattimento in piedi, a terra, e di controllo dell’avversario.
Stili per combattere in piedi
Ci sono diverse tecniche di striking che è possibile assimilare nel tempo. Senza dubbio, alcuni stili di lotta hanno fatto la storia delle MMA. Pertanto, meritano una menzione speciale:
- Boxe
- Muay Thai
- Taekwondo
Karate e Kung Fu apparirono durante le prime esibizioni di MMA. Ma a seguire, sono stati superati in fama da altre discipline. Tuttavia, restano ottime basi per acquisire esperienza nel combattimento in piedi.
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Oggigiorno, c’è una miriade di stili tra cui scegliere. Altri stili da conoscere sono il Krav Maga, Wing Chun, e Kick Boxing. Tutti danno un’ottima base per controllare l’avversario a distanza e negli spazi stretti. Però, difettano della controparte tecnica a terra. Cioè, delle tecniche utili a stretto contatto.
Stili per dominare il tuo avversario o portarlo a terra
Da quando il jujitsu brasiliano ha fatto la sua comparsa nelle arene della UFC, i combattimenti di MMA sono cambiati. Era dai tempi di Muhammad Alì contro Antonio Inoki che non si vedeva un tale distacco con i combattimenti precedenti.
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Con il tempo, i lottatori hanno imparato a gestire anche il jujitsu brasiliano. Molti hanno guardato al wrestling. Ma la stessa scena si è ripetuta. Alla fine, è emerso il grappling come successore di tutti gli stili di lotta, atterramento e sottomissione.
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Il grappling include una moltitudine di leve, prese, chiavi e compressioni ereditate da stili come il jujitsu brasiliano, judo, e wrestling. Non solo ti permette di sottomettere l’avversario a terra, ma insegna anche la gestione delle fasi di transizione. Perché non è necessario atterrare un avversario per sottometterlo. Ma bisogna soprattutto imparare ad analizzare la situazione. Nonché scegliere la tecnica giusta al momento opportuno.